Arriverà alle 13 nell’area di ricerca la fregata Alpino, che si fermerà fino a domani per provare ad individuare i due velisti Aldo Revello e Antonio Voinea, dispersi dopo il naufragio della Bright nell’Atlantico. Lo ha confermato il comandante della nave Alpino, capitano Davide Da Pozzo, in collegamento con la portaerei Cavour che si trova a poche miglia da Civitavecchia per l’esercitazione Mare Aperto. In serata, ha spiegato Da Pozzo, giungerà anche una nave portoghese per fare le ricerche. L’elicottero dell’Alpino è già in volo nell’area di ricerca.
“Oltre alla nave Alpino della Marina Militare c’è anche una nave militare portoghese nel dare supporto. Questo mi fa ben sperare che le ricerche possano riprendere anche da parte del Portogallo”. Rosa Cilano, la moglie del velista disperso in Atlantico Aldo Revello, ha avuto questa informazione nella notte nell’ultima telefonata con la Farnesina. “Sappiamo che Alpino sarà nella zona per due giorni, ma meglio di nulla. Speriamo che nei prossimi giorni qualcosa si possa sbloccare” è la speranza della donna, ferma nella convinzione di non mollare. “Abbiamo fornito dettagli tecnici alle autorità portoghesi sulla Bright (la barca a vela su cui era imbarcato Revello insieme all’amico skipper Antonio Voinea ndr). Io continuerò a fare quanto possibile per tenere alta l’attenzione, per Aldo e Antonio”.
Aldo Revello, cinquantatreenne, skipper di professione da oltre 15 anni, era partito dalla Martinica il 7 aprile per riportare la barca a vela Bright alla Spezia, insieme al collega skipper e amico fraterno Antonio Voinea, romeno che aveva vissuto a lungo in Veneto ma che ora risiedeva a Fuerteventura nelle isole Canarie. Revello e Voinea sono marinai esperti e navigano spesso ai Caraibi. Il 28 aprile, dopo una sosta alle Azzorre, erano ripartiti alla volta di Gibilterra con condizioni di mare considerate buone. Il 2 maggio l’ultimo segnale dal sistema satellitare della Bright, a 300 miglia a est di Sao Miguel nelle Azzorre. Da lì erano partite le ricerche, con una imponente task force di mezzi marini e aerei senza però esiti positivi. Ritrovati solo tre giubbotti di salvataggio, che però potrebbero non appartenere al natante, oltre a quelli che potrebbero essere resti dell’imbarcazione.
(Fonte: Ansa.it)