L’ultima notte di maltempo è stata fatale per la costa veneta, con il mare che ha “cancellato” il litorale e raggiunto il centro di Bibione e Jesolo. Ingenti danni sono stati registrati a Caorle, Eraclea Mare, Chioggia. UnionMare si è riunita per decidere come intervenire e probabilmente chiedere lo stato di calamità naturale. “La costa veneta è stata pesantemente colpita da questa eccezionale ondata di marea”, afferma Alessandro Berton, presidente dell’associazione.
Tutta la costa ha subito ingenti danni“Le condizioni sono ancora critiche in tutte le località balneari; c’è solo da sperare che il vento non sostenga ulteriormente l’azione del mare. Tutte le delegazioni riportano danni ingenti strutturali agli stabilimenti balneari ed alle strutture in genere, oltre ad una diffusa devastazione che necessiterà interventi manutentivi prolungati e impegnativi in tenermi di tempo e costi. Gli effetti sulla costa – spiega – sembrano essere addirittura maggiori di quelli riportati a seguito della mareggiata di un anno fa. La pineta di Jesolo, Caorle, Eraclea, Bibione, Chioggia: tutte, davvero tutte le località della costa veneta sono state colpite in maniera pesantissima”.
Verso lo stato di calamità“Chiederemo lo stato di calamità per rifondere i danni subiti – osserva -, ma soprattutto per stimolare le istituzioni a tutti i livelli per far sì che tutti comprendano una volta per tutte l’esigenza di avere risorse strutturali per la difesa della costa. Non può e non deve essere un problema della singola località e della singola categoria ma deve essere un intervento a sostegno di uno strategico comparto dell’economia del nostro territorio”. Per quanto riguarda Jesolo, il presidente di Federconsorzi, Renato Cattai, sottolinea che “la pineta è completamente devastata e alcuni stabilimenti sono letteralmente spariti. Ora attendiamo che passi il momento critico e poi quantificheremo le conseguenze del disastro”.
Confturismo: “La spiaggia di Bibbione è stata macellata”“Il problema più eclatante è Venezia ma ci tengo a sottolineare perché lo leggo poco sui giornali nazionali che abbiamo avuto grossissimi problemi anche sulle spiagge”, aggiunge Marco Michielli, presidente di Confturismo e Federalberghi Veneto, nonché vicepresidente nazionale di entrambe le federazioni. “La spiaggia di Bibione è stata praticamente ‘macellata’, il porto con venti a 100 all’ora avrà almeno un milione di euro di danni solo di imbarcazioni. A Jesolo l’acqua è arrivata fino in centro. Abbiamo i piani bassi allagati fino a due metri d’altezza”, sottolinea.
La rabbia per il Mose: lo aspettiamo da 10 anni “Sono 10 anni che il Mose dovrebbe essere operativo – attacca poi Michielli -. Per quanto mi riguarda ho scarsissima fiducia che possa funzionare ma spero di sbagliarmi e sono pronto a rimangiarmi quello che ho detto e anche a scusarmi. Ma devono dimostrare velocemente che funziona, collaudandolo nel giro di pochi mesi!”.
(Fonte: Tgcom24.mediaset.it)